E' la più grande emergenza umanitaria degli ultimi tempi, ma se ne parla pochissimo. Forse siamo troppo impegnati a registrare il nostro - di noi occidentali - declino, per dedicare tempo a certe cose...
La situazione tragica è prodotta dal peggior periodo di siccità degli ultimi 60 anni e sta mietendo migliaia di vittime, tra Kenya, Etiopia e Somalia, appunto.
L'Onu ha dichiarato ufficialmente che la zona è colpita da "carestia": non una banalità. Una carestia viene formalmente dichiarata, quando viene verificato che in una certa area del mondo un bambino su tre è malnutrito e che ogni giorno un bambino su 2.500 muore per la fame. Le carestie vengono dichiarate con molta cautela: questa è la prima volta che accade nel XXI secolo. In Somalia non accadeva dal 1992.
Alle disperate condizioni, conseguenza del contesto naturale - la scarsità di piogge - eccezionale, si somma anche l'aspetto antropico.
L'instabilità politica del paese, senza governo centrale da 20 anni, dilaniata dalla guerra civile. La zona a sud, la più colpita dall'emergenza, è in mano alle milizie di Al-Shabaab, gruppo integralista musulmano, che rende complicato anche il passaggio degli aiuti umanitari.
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La mappa della situazione nel Corno d'Africa - da USAID |
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