A me personalmente, così come a Dan in fondo, usare il termine "casta" non ci è mai piaciuto granché - a differenza del libro di Stella e Rizzo che invece abbiamo letto tutto d'un fiato, rodendoci il fegato.
Comincio facendo un lungo inciso, per arrivare a dire una cosa che riguarda queste ore.
Così per dire, che questa storia dei privilegi dei politici è roba vecchia, con la quale siamo cresciuti, e al di là del pessimo contesto sociale in cui siamo finiti in questi tempi, andare contro La Casta è un moda o poco più. Quanti di quelli che lanciano proclami, sciorinano numeri, invitano alla rivoluzione, davanti ad un Parlamentare sarebbero altrettanto risoluti? Ahinoi, pochi. Davvero pochi: gli altri, anzi, chiederebbero quel che possono. La storia è vecchia come il cucco - così si dice da noi - e passa per anni e anni di consolidamento di posizioni, di privilegi (sempre quelli), di prevaricazioni sociali. Ed è altrettanto datato il modo di noi italiani, di porgerci davanti al potere: servili, ruffiani, sottomessi. Quindi lasciamo perdere con 'sta storia.
Il problema vero, in fondo, non sono i politici, che - in un mondo che fila liscio - hanno responsabilità, ruoli e posizioni, che indurrebbero a guadagni adeguati. Certo su quell' "adeguati" ci sarebbe da discutere: perché ormai si è perso il conto numerico dei loro compensi, e quindi si è entrati nell'inadeguatezza, per eccesso. Altrettanto valida, la questione secondo cui, i politici di incarico istituzionale - quelli cioè che partecipano a vario livello al processo legislativo - dovrebbero teoricamente aver sufficienti soldi, oltre che per le responsabilità di due righe sopra, anche per sfuggire ai facili e perversi ricatti economici. Il "votami la legge, che ti regalo un prosciutto", per dire, non dovrebbe esistere perché il politico dovrebbe avere i soldi sufficienti per dire "il prosciutto me lo compro da solo". E siamo nel mondo liscio, preciso, dell'etica e della morale, dove nessuno di quelli là, è nemmeno sfiorato dall'idea di dire "bèh meglio due che uno, di prosciutti".
Messe sul piatto le due motivazioni per cui i compensi diretti dei politici - chiamiamoli così, anche se non è corretto, in quanto si parla soltanto di chi ha incarichi istituzionali, ripeto. Perché politico è anche chi fa campagna elettorale, attacca manifesti, prepara incontri, e per il 90% dei casi lo fa a sue spese, per piacere, passione e dovere civico, ma questa è un'altra storia e ho paura anche un altro mondo - ecco perché il Sistema non va, e la Casta deve essere odiata. Provo a spiegarlo con un piccolo esempio. Non è possibile, che dopo tutto quello che guadagna certe gente, abbia anche la possibilità di pranzare con pochissimi euro, mangiando astice e tartufo. Io mangio a pranzo in un ristorantino, che ci fa convenzioni a €11, primo secondo e dolce, quel che c'è, senza menù - ma di solito di buona qualità, a dire il vero - : e con me ci mangiano ingegneri, geometri, manovali, muratori e operai di vario livello. Tutti con ruoli specifici, importanti nelle nostre specifiche posizioni, che abbiamo il pranzo compreso nel nostro compenso, che è largamente inferiore a quello di un Parlamentare. Perché per noi vale questo discorso, e per chi sta a Montecitorio no? Esempio terra terra, di uno dei motivi per cui la gente è indignata.
Per dire, che non è lo stipendio ricevuto, in sé, che deve farci imbestialire, ma tutto l'indotto da cui è avvolto, come un bozzolo di protezione, semmai.
Ma andando ancora oltre, il motivo vero per cui ci dovremmo indignare, è l'immobilità. Il non guadagnarsi niente di quello che hanno. L'aver creato realmente una Casta, autoreferenziale, autodifesa, autotutelata, senza riuscire a prendere decisioni. E vado al di là del "corrette o meno". I politici - sempre quelli, con ruoli istituzionali - in questi anni in Italia, hanno sempre rimandato il momento, non hanno fatto il bene della nazione, sono mancati al compito a cui erano chiamati. E' questo il grave, non le pensioni di anzianità dopo una legislatura: perché se tu in quella legislatura sei riuscito ad invertire il corso degli eventi, quei soldi per me puoi benissimo meritarteli. La capacità è mancata. E con questa, la responsabilità.
Fine dell'inciso, banale quanto volete, ma che volevo dirlo tutto insieme, una volta per tutte.
E ho detto tutto questo, per dire, che se oggi o domani che sia, non riescono trovare una qualche condivisione sul nome di Monti, allora siamo davvero davanti al più grande passo di incapacità e di irresponsabilità a cui LA CASTA ci ha portato.
E in questo caso, anch'io comincerò a farmi piacere quel termine.
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