Non so se un giorno sarò mai uno di quelli che deve reclutare, piuttosto che essere reclutato, per qualche incarico lavorativo. Non so, forse non ne sarei nemmeno in grado, chissà.
Se un giorno dovessi farlo, comunque, adotterò un atteggiamento molto critico nei confronti dei curriculm vitae: sappiatelo.
Sono da tempo, tanto tempo da essermene dimenticato un po', molto più legato al "quel che sarà", piuttosto che al "quel che è stato". Per dire, che nutro un certo rispetto per il presente, m'informo adeguatamente sul passato, ma quello che davvero m'interessa è il futuro. E non è progressismo da baretto, questo. Per me è così, in tutto e per tutto: sinceramente.
Certo la contaminazione è forte, questo non posso negarlo: viviamo in una realtà (geografica e sociale, ma anche temporale, se vogliamo) retrograda e retrogressiva. L'ho già detta, questa. Ma tant'è. Mi posso sbattere e torturare quanto voglio, ma difficilmente riuscirò a cambiare il senso globale delle cose: però, posso farlo nel mio piccolo. In parte comunque, perché 'sta contaminazione (ambientale), è grande davvero. E per certi versi per fortuna, vediamola così. Sempre più odio l'integralismo - è in questo modo che mi piace chiamarlo. L'essere tutto d'un pezzo. Gli irreprensibili sono belli, ma nessuno li invita alle feste in piscina (parafrasando Ze Frank).
Non sia mai, comunque, che da queste righe passi che non do valore a quel che qualcuno ha fatto finora. Ma voglio semplicemente dire, che a me interessa più quel che farà. Preferisco l'energia potenziale a quella gravitazionale. I dati sciorinati, i riconoscimenti e i meriti, i trascorsi e i passati, per me, contano un po' di meno di quelli futuri. A me interessa come, e se, avrai voglia di incrementarli quei dati o arricchire quel palmares di trofei vari: a me interessa la persona che sarai, molto di più di quella che sei o sei stata.
Non pensate nemmeno, che c'entri qualcosa la fiducia o sfiducia - guardatela da dove vi pare - eccessiva, verso gli altri.
È semplicemente che a me piacerebbe che il curriculm venisse presentato utilizzando una matrice a doppia variabile: da un lato le tue abilità, le tue competenze, quello che sei diventato, i tuoi fregi; dall'altro - e per dirlo sono ricorso addirittura al punto&virgola - quello che vorrai fare, come vorrai diventare, di che titoli ti fregerai. Questa è la parte sostanziosa: a me non interessa il dotto fermo, a me piace il Somaro che corre.
Con tutto il rispetto per i dotti, i dottori e i dottorini, ma soprattutto per i somari, i lunghi curricula, i management skills di vario genere e i problem solving.
Nota per i problem solving: se ce ne fosse uno all'ascolto, si palesi. C'è del lavoro, mal retribuito, da fare.
Nota per i problem solving: se ce ne fosse uno all'ascolto, si palesi. C'è del lavoro, mal retribuito, da fare.
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