La minima sta intorno ai 6/7 gradi Celsius.
Giornate strane queste. Giornate in cui si pensa molto e si conclude anche molto. Ma non si conclude quello a cui si pensa: semmai questo è il problema.

Comunque a me le discese spaventano. Perché finché sei in salita, tutto scorre più lento. Tanta fatica, muscoli tesi, spasmi, rigurgiti: ma c'è il tempo per controllare, per riflettere, per capire ed agire, per pensare.
La discesa arriva dopo, furba. Approfitta del tuo sfinimento, della necessità di rilassamento. Cala la tensione e boom! La discesa non riesci a controllarla: sei là, scendi, certe volte a precipizio, pensi che adesso puoi per un attimo allentare, perché in discesa "si va da soli". Ma invece no! Appena addolcisci la presa, appena molli solo un secondo, questa strada non ti perdona. E quei muri, duri e rocciosi, spigolosi, aspri, vicini e sempre allerta. La discesa sembra facile: ma è un posto per pochi. Solo alcuni sanno governarla. E ve lo dico così, in anteprima: non sono per niente sicuro che riuscirei a farcela, io.
O forse sì? Forse sarei uno di quei grandi discesisti, quelli che sfrecciano come razzi e che calciano sui pedali la gravità. Non so. Forse un giorno potrò provare anch'io.
Per adesso mi godo il bello di vivere in salita: in fondo c'è più tempo per guardare il panorama.
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hai ragione!!!!della salita, che oltretutto e' inevitabile!ma vuoi mettere il gusto di una discesa a tutta velocita' con il vento che ti passa dappertutto....e poi il grande senso di liberta'???ciao!
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